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RADIO UNO TRICASE

RADIO UNO TRICASE


Sergio Martella e un gruppo di giovani liceali appassionati di elettrotecnica, accarezzarono nel 1976 il desiderio di diffondere in FM quella voglia di fare a tutti i costi una "radio pirata": Radio CrO2, acronimo di biossido di cromo in uso sui nastri magnetici. I pionieri si improvvisavano speaker e radiotecnici, ma si sentiva già dai primi vagiti in quel garage di via Umberto 1�, 105, con soppalco in legno di appena 3 mq, che le esigenze di trasmissione e di notorietà andavano ben ortre una piccola frequenza… E così dalle sue ceneri nacque la fenice RADIO UNO TRICASE, con i nuovi studi realizzati in via Cairoli.
Era il 1982, in un momento dove la concorrenza spietata ti stimolava a crescere velocemente per arrivare nelle case del Basso Salento in maniera professionale ed unica. RADIO UNO TRICASE vantava un palmaresse di voci straordinarie, italiane e sudamaricane, dinamica, radicata nell'informazione politica, nell'organizzazione di concerti ed eventi, nelle dirette sportive del Tricase calcio e Volley Virtus Tricase. Il trend giovane e la grande musica la premiarono 1^ nel Basso Salento nell'indagine nazionale AUDIRADIO 1985 che per il futuro la consacrò la "radio di Tricase" degli anni '80.
L'editore Sergio Martella non potè più dedicare il suo tempo e il suo impegno all'emittente che smise di trasmettere nel 1992.
Ma non possiamo che ringraziarlo per l'intuito di aver trovato e valorizzato le voci di Mariolina Dell'Abate, Leo Lopez, Daniele Zanchi, B.B-One, Livio Coppola, Francesco Martella, Tony Ex, Mosè, Gabriella Del Monte, Anna Biasco, Antonio Panico, Giulio Nescis , Michele Turco, Lucia Orlando, quelli di "radio wc":Lucio Del Casale, Gianluigi Medeo, Gino Greco, del "Tirallento" Antonio Russo e Massimo Cucinelli, gli indimenticati Tony Reggio e Giuseppe Ruberto, l'elettricista e factotum Cosimino Musio e tutti quelli che impregnandosi di vinile anche se per poco tempo hanno accarezzato con le labbra il microfono portando lontano negli anni l'entusiasmo e la voce della libertà di raccontare "la radio".

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