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RADIODERVISH PRESENTANO IL NUOVO DISCO, “CAFE’ JERUSALEM”

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CAFÈ JERUSALEM è il titolo del nuovo disco dei RADIODERVISH, l’undicesimo della loro discografia. Una carriera che è stata costellata negli anni di importanti collaborazioni tra cuiFranco Battiato, Giovanni Lindo Ferretti, Noa, Giuseppe Battiston, Paola Caridi, anche Carlo Lucarelli, Teresa Ludovico e Valter Malosti, Lorenzo Cherubini, Stewart Copeland, Nicola Piovani.

CAFE’ JERUSALM contiene nove tracce che, entrando nella dimensione del café mediorientaleci rivelano il carattere multiculturale di una città dove tradizione e modernità si confrontano. Un viaggio immaginifico che, grazie alla presenza dei racconti degli Hakawati, icantastorie che animavano i caffè di Gerusalemme, rende possibile accedere con naturalezza indimensioni fiabesche e surreali parallele. L'eredità culturale palestinese custodita nei semplici oggetti, negli eventi e nella memoria dei personaggi viene mostrata a partire dalla scoperta dell’amore verso il diverso e dall’amara consapevolezza delle difficoltà implicite, in quanto inevitabili trasformazioni hanno mutato il percorso storico di quella terra. Gerusalemme, ancora oggi, continua ad essere al centro di un conflitto singolare, ricco di simboli che condizionano la storia e la coscienza del mondo. Canzoni e brani strumentali si alternano in un affresco impressionistico ispirato ad un testo ambientato nella città contesa concepito da Paola Caridi, scrittrice e giornalista che ha vissuto a Gerusalemme per più di dieci anni.

Musicalmente il disco risponde alla scelta consapevole di procedere ad arrangiamenti con pochissime sovraincisioni per inseguire un suono vivo e diretto, quasi da orchestra che effettivamente suona in un café mediorientale.

Un leggero filo narrativo fa da collante allo svolgersi dei brani. In primo piano c'è un amore quasi impossibile tra Nura, una donna palestinese, e un ebreo appena giunto nella città Tre Volte Santa, e sullo sfondo campeggia una Gerusalemme che scivola continuamente tra una dimensione storica ed una metaforica e spesso visionaria. L'ascoltatore può immaginare di stare comodamente seduto in un antico cafè di Gerusalemme per godere di storie che si incrociano mentre sorseggia un buon caffè speziato e si prepara ad entrare in una dimensione di tempo sospeso dove i suoni e le parole provano ad evocare i ricordi sbiaditi di un mondo che ha vissuto una travolgente trasformazione a partire dagli anni trenta del secolo scorso.

Le composizioni firmate da NABIL SALAMEH e MICHELE LOBACCARO sono suonate da una inedita formazione composta da:

NABIL voce solista, cori

MICHELE LOBACCARO chitarre acustiche, basso.

ALESSANDRO PIPINO – Piano, Accordion, Diatonic Accordion, Melodica,

tastiere, cori

ADOLFO LA VOLPE Oud, chitarra elettrica, Saz baglama, chitarra portoghese,

Bowed Banjo.

PIPPO ARK D'AMBROSIO Cajones,  Frame Drums, glockenspiel

Piatti e percussioni

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