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Progetto ARGINE: ISBEM & SIMA insieme per incrementare i giovani ricercatori

In occasione del 24° anno di attività di ISBEM (Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo) fondato a
Brindisi il 25 Maggio 1999, il Presidente Prof. Alessandro Distante (tra i cardiologi italiani più noti al mondo)
e il Prof. Alessandro Miani, Presidente di SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale) hanno annunciato
un partenariato scientifico per aumentare il numero dei ricercatori e il tasso di ricerca al Sud.

“In un contesto di denatalità e spopolamento del mezzogiorno, lanciamo oggi il progetto A.R.GI.NE.
(Avviamento Ricerca GIovani Neolaureati) per contrastare la fuga di cervelli: ogni cittadino con la propria
dichiarazione dei redditi può contribuire a coltivare i giovani di talento del Mezzogiorno per avviarli alla
ricerca. L’appello al Governo è di approvare in tempi rapidi una Riforma a costo zero dell’attuale meccanismo
di distribuzione del 5×1000 alla ricerca scientifica e sanitaria per liberare più risorse per le Regioni
meridionali”, afferma il Prof. Miani. “Si tratta semplicemente di riequilibrare l’attuale situazione in cui circa
il 90% dei 520 milioni assegnati ogni anno vanno alle Regioni del Nord, mentre solo il restante 10% rimane
alle Regioni meridionali. La semplice ridistribuzione su base regionale dei cosiddetti “resti” non
espressamente destinati dai contribuenti (e non su base nazionale come avviene oggi) libererebbe
immediatamente decine di milioni di Euro a sostengo della ricerca, della sanità e delle attività socioassistenziali in tutte le Regioni del Sud”.

Ne è un esempio ISBEM, che anche grazie a quanto raccolto dal 5×1000 forma giovani da un quarto di secolo,
aiutandoli ad intraprendere percorsi scientifici che sono essenziali per coniugare la formazione e la ricerca
con l’assistenza sanitaria, arginando l’esodo di talenti e di pazienti. “Troppo spesso si osserva che i “cervelli”
italiani, e meridionali in particolare, formati dal nostro sistema universitario, finanziato con le tasse dei
cittadini, vengono letteralmente “regalati” come “pacchi dono” ai Paesi che li accolgono (Svizzera, Gran
Bretagna, Germania, Svizzera, Stati Uniti e finanche la Cina). Ogni comunità deve fare di tutto per costruire
il futuro con le proprie stesse mani, accettando le varie e continue sfide, con impegno, volontà e speranza
operativa, ispirandosi al Paradigma del Dono”, afferma il Prof. Distante, presidente ISBEM, incubatore di
talenti, che è riuscito in 24 anni a finanziare 61 i posti aggiuntivi in Dottorato di Ricerca triennali oltre a
centinaia di assegni di ricerca annuali o pluriennali e 35 ricercatori stabilizzati nella Sezione di Lecce del CNRIFC. Dalle periferie del Sud Italia, il Prof. Distante ed i suoi allievi sono riusciti a produrre ricerche pubblicate
sulle più importanti riviste scientifiche come Lancet, British Medical Journal, American Jorunal of Cardiology
e molti altri. “ISBEM arriva dove l’Università non è o non può essere presente, anche capillarmente dall’area
di Brindisi-Taranto fino a Santa Maria di Leuca, ampliando il proprio raggio d’azione fino alla Campania, dove
abbiamo aperto una sede operativa che si aggiunge a quella di Pisa e di Bruxelles”. Un istituto come ISBEM
è al servizio dei giovani del Sud Italia e ha bisogno del sostengo di tutte le istituzioni locali perché offre ai
nostri ragazzi neo-laureati, che non possono essere tutti assorbiti in loco subito dopo la Laurea, la possibilità
di impegnarsi in un percorso scientifico senza lasciare il proprio territorio, come ponte per il successivo
inserimento a medio termine in posizioni strutturate presso l’Università e imprese locali” dichiara il prof.
Distante, lanciando un appello ad amministratori e stakeholders di tutto il Mezzogiorno.

“E’ proprio nell’assenza di “incubatori” che risiede il vulnus dell’attuale sistema post-universitario,
soprattutto nel Mezzogiorno: spesso i giovani non trovano accoglienza in strutture di ricerca che hanno
strutture tecnologiche e contratti d’ingresso nel mondo scientifico. SIMA ed ISBEM intendono invertire
questa tendenza in sinergia con esperti clinici e tecnologi del Sistema Sanitario, senza perdere di vista
l’orizzonte e la dimensione internazionale della ricerca, essenziali per i giovani che programmano il futuro
proprio e della propria comunità, spiega il Presidente Prof. Alessandro Miani, lanciando un appello per la
raccolta del 5×1000 a ISBEM – https://www.isbem.it/5×1000/ o con una donazione diretta
https://www.isbem.it/donazioni/

In alto, in foto (di repertorio) la Direttrice del Dipartimento Ambiente e Salute dell’OMS in visita alla sede ISBEM salentina a Mesagne.

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