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“Nu me ‘mbrazzi mai”, il singolo di P40 con Lucia Minutello è Disco Esco di Radio

Il Disco Esco di Radio della settimana è "Nu me 'mbrazzi mai", singolo di P40 (Pasquale Giuseppe Quaranta) con Lucia Minutello. Il brano è in rotazione sulle frequenze di Mondoradio Tuttifrutti e in streaming su www.mondoradio.net con passaggi alle 10:30, 15:30 e 19:30!

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Prendendo spunto dal brano, è nato il “Nu me 'mbrazzi mai day”, andato in scena lo scorso 30 marzo a Lecce.  
Nella partita doppia delle nostre relazioni spesso avvertiamo uno scompenso tra le nostre necessità di cura ed attenzione e le dimostrazioni che il nostro entourage ci riserva.
Aspettative che poi si amplificano in famiglia, dove invece paradossalmente prevale la prerogativa dell’“assolutamente facoltativo”, cosicché praticamente ci creiamo un alibi affettivo e fraintendiamo il concetto di libertà con quello più diffuso e radicato di disinteresse e pigrizia di azione e di affetto.
Nel medesimo modo stiamo capitalizzando una società performativa in cui difficilmente si comprendono ed accettano figure “deboli”. Il coraggio di chiedere semplicemente “attenzione” è soffocato nell’intimo del nostro animo o peggio ancora relegato a istinto delle nostre storture: violenza, bullismo, segregazioni.
Il rapporto con il nostro corpo e quello degli altri si stilizza sempre di più, polarizzandosi intorno alle immagini estetiche di un contatto sublimato o estremo.

La fisicità semplice e concreta ci mette troppo in difficoltà, forse perché ci chiede di essere autentici.
Siamo noi quindi a costruire la nostra “disabilità affettiva”?
Probabilmente perché con troppa facilità ignoriamo i vincoli umani che purtroppo molte volte definiscono già i limiti fisici del ns. vivere?
Il “Nu me 'mbrazzi mai” Day è un giorno dedicato alla provocazione.
Un giorno in cui chi ha il coraggio di chiedere affetto, di mettersi in gioco, alza lo sguardo oltre la barriera del proprio successo, comprendendo che la vera libertà dell’uomo forse è proprio quella da sé stesso. Scoprendo la bellezza della fragilità, la libertà di essere, come spesso accade, proprio “deboli”, un’esperienza umana che nel nostro intimo sappiamo che in verità ci accomuna proprio tutti.

Partiamo insieme da un gesto essenziale come l’abbraccio, per rappresentare l’immediatezza di un contatto semplice e robusto allo stesso tempo, da cui però si diramano frequenze empatiche fortissime.

 

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