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L’ex ACAIT di Tricase riprende vita

Il Gruppo di Azione Locale “Capo S. Maria di Leuca” comunica che Venerdì 13 novembre alle ore 18.00 a Tricase presso il Capannone ristrutturato dell’ex ACAIT, in via Leonardo da Vinci, sarà inaugurato il CENTRO ANZIANI, intervento realizzato dall’Amministrazione comunale di Tricase e finanziato dal GAL Capo S.Maria di Leuca, nell’ambito del PSL “Capo di Leuca 2015” – PSR Puglia 2007 – 2013 – Misura 321– Servizi Essenziali per l’economia e le popolazioni rurali – 1.b Servizi di utilità sociale, a carattere innovativo, riguardanti l’integrazione e l’inclusione sociale.

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 All’inaugurazione interverranno: il Dott. SALVATORE NEGRO l’Assessore Regionale alle Politiche di Benessere sociale, l’Ing. ANTONIO COPPOLA, Sindaco di Tricase, il Rag. RINALDO RIZZO, Presidente del GAL Capo S.Maria di Leuca, la Dott.ssa MARIA ASSUNTA PANICO,Vicesindaco e Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Tricase e l’Ing. ANDREA MORCIANO, Presidente del "Comitato Presepe Vivente onlus" di Tricase.
    All’interno del “CENTRO ANZIANI" sarà realizzato il progetto "MEMORIA DEL FUTURO” che si prefigge di favorire il benessere psico-fisico degli anziani attraverso la partecipazione alla vita attiva del territorio evitando così l'emarginazione e l’isolamento.
    Il Centro dotato di idonee attrezzature, dopo un avviso con evidenza pubblica, sarà gestito dall’Associazione "Comitato Presepe Vivente onlus" e offrirà la possibilità di partecipare ad una molteplicità di attività in ambito ricreativo,sportivo e culturale. All’interno del luogo di aggregazione, il sodalizio ha già avviato le iscrizioni per i “Laboratori di utilità sociale per l'integrazione”, specificatamente di: fotografia, ricamo,decorazione ceramica, tombolo, riciclo e informatica.
    “La misura 321 del PSR Puglia 2007 – 2013 – dichiara il Rag. Rinaldo Rizzo, Presidente del GAL Capo S.Maria di Leuca –  “si propone il potenziamento dei servizi sociali,al fine di migliorare la qualità della vita della popolazione rurale, con l’obiettivo di contenere lo spopolamento; di evitare l’isolamento della popolazione; di garantire il presidio del territorio, di migliorare la qualità delle condizioni di vita delle popolazioni residenti nelle zone rurali evitando l’isolamento; sviluppando e potenziando le possibilità di impiego, anche attraverso la creazione di servizi per i soggetti deboli.”

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