IL SUONO CHE VORREI La Cooperativa Coolclub propone uno studio sui consumi musicali nel Salento a cura del Gruppo di Ricerca di Statistica del Dipartimento di Scienze dell’Economia dell’Università del Salento
L'iniziativa è finanziata nell'ambito del Programma delle Attività Culturali per il triennio 2013/2015 della Regione Puglia. Dopo una prima fase “on the road” tra gli eventi più importanti del Salento la ricerca si sposta sul web
Qual è l'impatto sul sistema turistico, economico e sociale della musica nel Salento? "Come suona" questo territorio? La musica è un attrattore culturale? Quanto si spende per assistere a concerti ed eventi? Quanto si viaggia per incontrare e ascoltare il proprio artista preferito? Per rispondere a queste e altre domande è nato il progetto "Il suono che vorrei" ideato e realizzato da CoolClub.
La cooperativa leccese, che da oltre dieci anni organizza e promuove eventi musicali e culturali, propone un’accurata indagine per conoscere e approfondire i comportamenti e gli orientamenti dei salentini e dei turisti che scelgono il tacco d’Italia anche per la grande qualità e varietà dell’offerta culturale proposta. L'iniziativa – finanziata nell'ambito del Programma delle Attività Culturali per il triennio 2013/2015 della Regione Puglia – è nata con l'intento di restituire un'immagine, il più fedele possibile, delle abitudini e dei consumi culturali del nostro territorio.
Lo studio, svolto dal Gruppo di ricerca di statistica del dipartimento di Scienze dell’economia dell'Università del Salento, sotto la responsabilità della professoressa Sandra De Iaco, ha preso il via durante l'estate e si concluderà in autunno. La prima fase dell'indagine ha visto una somministrazione "in loco" del questionario, redatto dal Gruppo di Ricerca di Statistica, durante alcuni eventi musicali che hanno caratterizzato l'estate 2014. Festival, concerti, rassegne rappresentativi di diversi generi musicali (jazz, rock, indie, pop, musica tradizionale, elettronica, reggae), grandi produzioni e piccoli eventi. Dopo la prima fase si apre ora quella della partecipazione via web. CoolClub invita a dedicare cinque minuti del proprio tempo per rispondere alle sedici domande del questionario disponibile cliccando qui.
Gli orientamenti e le tendenze riscontrate nel corso della ricerca saranno riportate in un libro (arricchito anche di interviste e interventi di giornalisti, musicisti e addetti ai lavori) e potrà essere utile agli operatori del sistema musicale e alle istituzioni per costruire un’offerta che rispecchi le esigenze del pubblico.
“Analizzare e misurare il cambiamento restituisce l’immagine di un luogo, l’istantanea della direzione che i consumi culturali stanno percorrendo, uno strumento utile per fronteggiare momenti di crisi come quello che stiamo vivendo”, sottolineano da Coolclub. “Negli ultimi anni la Puglia si è accreditata come una regione votata alla musica con innovative politiche pubbliche di sostegno alla creatività. Questo ha permesso a realtà già avviate sul territorio di consolidarsi e crescere e a quelle più piccole di trovare aiuti e fondi sufficienti per trasformare un passione in lavoro”, proseguono. “Il messaggio che si è diffuso e in cui sempre di più si crede è che "la musica è lavoro". Musica intesa non solo come dimensione “artistica” e quindi come mestiere del “musicista” ma vista come scenario molto più ampio che comprende tutta una serie di professioni satellite e possibili sbocchi occupazionali”.
La Cooperativa Coolclub nasce nel 2004 per dare stabilità, continuità e sostanza al lavoro svolto negli ultimi anni dall’omonima associazione culturale. Un gruppo di amici e amiche che intende fare del Salento un polo di risonanza nazionale per tutto quello che concerne il pianeta culturale. Dall’organizzazione di eventi all’ufficio stampa, dalla produzione alla comunicazione e all’editoria Coolclub cerca di offrire qualcosa di unico sul proprio territorio.
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