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Galatina: il “Macchino”, leggendario aereo dell’Aeronautica Militare, conclude la sua carriera di addestratore

Giovedì 12 giugno, dopo quasi 45 anni di attività e oltre 340.000 ore di volo dedicate alla formazione di migliaia di piloti militari italiani e stranieri, il leggendario “Macchino” – questo il nomignolo con il quale è comunemente conosciuto da appassionati ed addetti ai lavori l’aeromobile Aermacchi MB-339A, celebre nel mondo nella sua versione “PAN” ancora utilizzato dalle Frecce Tricolori – si prepara a concludere la sua lunga carriera di addestratore presso la scuola di volo militare di Galatina.

Il “passaggio di consegne” tra il T-339A ed il T-345A, il nuovo velivolo addestratore dell’Aeronautica Militare Italiana, si terrà, come detto, giovedì prossimo presso l’aeroporto militare di Galatina, sede del 61° Stormo e del 10° Reparto Manutenzione Velivoli.

Un evento dal forte valore simbolico – il T-339A entrò in servizio nell’ottobre del 1981 proprio a Lecce Galatina presso l’allora Scuola Volo Basico Iniziale Aviogetti – ed un altro importante passaggio di crescita per il settore dell’addestramento al volo in campo militare, una eccellenza italiana riconosciuta ed apprezzata a livello internazionale.

A partire da luglio 2025, infatti, sarà il T-345A di Leonardo a raccogliere questa eredità, un ulteriore tassello nel processo di ammodernamento della filiera di formazione ed addestramento dei piloti militari che non solo rafforza la leadership italiana in termini di tecnologie e competenze in questo settore strategico per la Difesa e per l’industria aerospaziale italiana, ma consolida anche il ruolo del 61° Stormo di Galatina come centro di eccellenza mondiale nel campo del military flight training.

L’evento, oltre al passaggio del testimone, in volo e a terra, tra il velivolo uscente e quello subentrante, prevede una mostra statica di velivoli – inclusi alcuni in livrea “special color” – una galleria fotografica e varie aree espositive, e sarà l’occasione per riunire, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Antonio Conserva, e del Comandante delle Scuole 3^ Regione Aerea, Generale di Squadra Aerea Silvano Frigerio, i piloti, gli ufficiali tecnici e i manutentori militari e civili – sia tra il personale in servizio sia tra quelli che hanno lasciato la Forza Armata – che hanno volato ed operato sul 339 “alpha” in questo quasi mezzo secolo di attività sulla base leccese.

Il T-345A verrà impiegato presso il 61° Stormo, inizialmente dal 214° Gruppo Volo, durante la fase II “Primary Pilot Training” e in futuro, anche dal 213° Gruppo Volo, durante la fase III “Military Pilot License”, che al momento prosegue su T-339 CD.

  1. IL PROGRAMMA DELLA CERIMONIA

09.00 – 10.00: afflusso degli iscritti dal cancello “Torrepinta”

  • 10.30 – 11.00: interventi delle Autorità
  • 11.00 – 11.30: sorvolo di una formazione dei velivoli in dotazione alla scuola di volo e passaggio di consegne simbolico in volo tra il T-339A e il T-345A
  • 11.45 – 12.00: atterraggio e posizionamento dei velivoli T-339A e il T-345A
  • 12.00 – 12.15: passaggio del testimone tra un pilota “anziano” 339 e un pilota “giovane” 345
  • 12.15 – 12.30: inaugurazione/benedizione della palazzina GBTS345
  • 15.30 – 16.30: deflusso ospiti

Dalle ore 09.00 alle ore 15.30:

  • MOSTRA STATICA VELIVOLI
  • AREE ESPOSITIVE
  • AREA “FOOD”
  1. L’attività di addestramento dell’Aeronautica Militare Italiana a bordo di aeromobili

Tra le attività peculiari svolte dall’Aeronautica Militare un’importanza particolare è rivestita da tutte le attività di selezione, formazione e addestramento del personale proprio e di altre Forze Armate e/o Corpi Militari per ciò che concerne la navigazione aerea. Le Scuole di Volo dell’Aeronautica Militare, dipendono dal Comando Scuole dell’Aeronautica Militare/3a Regione Aerea di Bari.

  1. L’aeromobile Aermacchi MB.339A

L’MB.339A è un velivolo d’addestramento e attacco leggero, impiegato dall’Aeronautica Militare nelle tre versioni A, PAN e CD. Successore dell’MB.326, l’MB.339 è caratterizzato dal seggiolino posteriore rialzato, essenziale per fornire all’istruttore una buona visibilità, specie durante le esercitazioni armate. Può essere utilizzato anche per missioni di supporto aereo ravvicinato.

La versione A è utilizzata per gli allievi piloti dell’Aeronautica Militare che effettuano la fase II (Primary Pilot Training). La variante PAN si è dimostrata molto valida per l’attività delle Frecce Tricolori.

L’MB.339CD (Completamente Digitale) è una versione aggiornata e migliorata nell’avionica, utilizzata per la Fase III Fighter Track e Remotely Piloted Aircraft, rivolta esclusivamente agli allievi piloti selezionati per le linee Fighter e a “pilotaggio remoto”.

La principale differenza tra A e CD è rappresentata dalla strumentazione: 3 schermi a colori (Multifunction Display) e visore a testa alta del tipo Head Up Display in entrambi i posti di pilotaggio. L’MB.339CD può anche essere impiegato per compiti di Difesa Aerea per il contrasto di minacce aeree a bassa velocità e a bassa quota come quelle di un eventuale attacco terroristico.

È stato progettato e costruito interamente in Italia da Aermacchi.

Caratteristiche tecniche:

Apertura alare: 10,85 m – lunghezza: 10,97 m – altezza: 3,96 m – peso massimo al decollo: 5.900 kg – impianto propulsivo: un turbogetto Rolls-Royce Viper Mk.632 da 17,8 kN – velocità massima: 900 km/h – autonomia: 1.700 km – equipaggio: 1-2 piloti – armamento: fino a 2.040 kg di carichi esterni (missili aria-aria a guida infrarossa AIM-9L Sidewinder, pod per mitragliatrici da 12,7 mm o cannone cal. 30 mm, bombe, razziere, serbatoi ausiliari).

  1. L’aeromobile Aermacchi T-346A

Il bireattore T-346A (designazione militare aeronautica dell’Aermachi M-346) è l’addestratore pre-operativo più avanzato oggi in servizio nel mondo. Con i comandi di volo e l’avionica completamente digitali, manovrabilità carefree ad alti angoli di attacco, il T-346A è concepito per l’addestramento dei piloti destinati agli aerei di Quarta e Quinta generazione. Permette, inoltre, notevoli risparmi perché può effettuare una larga parte del programma addestrativo precedentemente compiuto su macchine più impegnative.

Il T-346A è un sistema addestrativo integrato che comprende, oltre all’aeromobile stesso, un segmento a terra composto da vari sistemi di simulazione. La filosofia LVC (Live, Virtual and Constructive), fiore all’occhiello del sistema, consente ai piloti di operare simultaneamente, e in modo combinato, in volo reale (Live) e sulle varie tipologie di simulatori (Virtual), interfacciandosi con ogni tipo di forza minaccia generata dal computer (Constructive).

È utilizzato per la fase IV dell’addestramento (Lead In to Fighter Training-LIFT), propedeutica al successivo impiego sui velivoli Fighters.

È stato progettato e costruito interamente in Italia da Alenia Aermacchi, oggi Leonardo Aircraft.

Caratteristiche tecniche:

Lunghezza: 11,49 m – altezza: 4,76 m – apertura alare: 9,72 m – peso al decollo: 9.500 kg – velocità massima: 1.300 km/h – impianto propulsivo: 2 turbofan Honeywell F124-GA-200 da 27,9 kN – autonomia: 2.500 km (con due serbatoi) – equipaggio: 1-2 piloti – armamento: BRD-4-250, missile AIM-9L Captive, missile IRIS-T Captive, ecc.

Gianluca Eremita

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